La Cascata delle Marmore è la più alta cascata artificiale d’Europa, con un triplice salto di 165 metri complessivi. Si trova vicino Terni ed è uno dei luoghi da non perdere in Umbria.
Indice
Dove si trovano le Cascate delle Marmore?
La Cascata delle Marmore si trova all’interno del Parco Fluviale del Nera, in provincia di Terni, a meno di 10 km dal capoluogo.
Cosa vedere alle Cascate delle Marmore?
Ciao Amici, oggi siamo alla Cascata delle Marmore in compagnia degli amici di Amarche.it.
Siamo tornati a distanza di molti anni, e abbiamo trovato numerosi miglioramenti e ampliamenti nell’area circostante il suggestivo triplice salto del fiume Velino. Il corso d’acqua nasce sul Monte Pozzoni, nell’alta provincia di Rieti, e dopo aver percorso alcuni chilometri, confluisce nel fiume Nera, il maggiore affluente del Tevere.
creata dai romani
La cascata nacque per mano dei romani. Nel 271 a.C. la zona pianeggiante reatina venne ritenuta malsana. Per bonificare l’area dei laghi Velini gli ingegneri dell’epoca crearono il Cavo Curiano, un canale in grado di far defluire le acque verso il Nera, attraverso uno spettacolare salto presso Marmore.
perfezionata da Andrea Vici
Successivamente, nel corso dei secoli, molti tecnici intervennero con lavori di messa in sicurezza della cascata, fino ad arrivare all’architetto Andrea Vici, che realizzò nel settecento l’attuale profilo del costone roccioso.
biglietteria
La nostra visita inizia dall’ingresso inferiore nel Piazzale Fatati, dove si trova la biglietteria.
Vi consigliamo di acquistare prima i biglietti, eviterete code e perdite di tempo! SALTA LA CODA: clicca qui!
ingresso Belvedere Inferiore
Fatto il biglietto entriamo dall’ingresso “Belvedere Inferiore”. Il biglietto è giornaliero e ci permette di entrare e uscire liberamente dai vari punti di accesso. Qui un’ampia terrazza si affaccia sulla grande cascata, alla base dello straordinario salto del fiume Velino.
piazzale Lord Byron
Proseguiamo verso piazzale Byron, dedicato al celebre poeta Lord Byron, e possiamo affermare, come fece lui nel 1817 durante il suo viaggio in Umbria, che la cascata è “orribilmente bella”!
orari apertura flusso d’acqua
Il flusso d’acqua è a rilascio controllato. In pratica la cascata è al massimo della portata solo in orari prestabiliti, che variano di mese in mese. Vi consigliamo di controllare gli orari nel sito ufficiale.
Iniziano a suonare le sirene, ed spettiamo le 12, quando vengono aperte le paratie facendo aumentare lentamente il rigagnolo d’acqua.
In pochi minuti, la potenza e la grandiosità del getto d’acqua scendono fragorosamente nella gola tra i massi e la rigogliosa vegetazione. Impressionante!
area escursioni
Il percorso guidato ci conduce all’area escursionistica, oltre il Ponte di Ferro. Da qui sono consigliate scarpe da trekking.
Da un piccolo laghetto partono le passerelle in legno e i sentieri attigui al corso d’acqua, che si diramano nel parco fino a scalare la rupe.
Armatevi di impermeabili perché è possibile arrivare molto vicino alla cascata, e rimanere asciutti è impossibile!
sentiero 1
Noi imbocchiamo il sentiero numero 1 per raggiungere il belvedere superiore. L’ascesa di 1km sui 600 scalini di legno è abbastanza impegnativa, saliamo con calma e prudenza.
Il tracciato costeggia la parete rocciosa, le minuscole grotte con stalattiti e stalagmiti, il fitto bosco e la stupefacente vegetazione mediterranea.
belvedere Specola
Giunti in cima, sul Belvedere Specola, ci troviamo di fronte il primo salto del fiume Velino.
Dalla piccola torretta, fatta costruire da Papa Pio VI nel 1781, lo spettacolo della sontuosa cascata circondata dalle dolci colline umbre è unico e impareggiabile.
Grazie alla limpida e soleggiata giornata invernale riusciamo a intravedere più di un arcobaleno sospeso “nell’atmosfera nebbiosa”.
parco Campacci
Usciamo dall’accesso Belvedere Superiore e ci rifocilliamo nel Parco Campacci, un’ampia area immersa nel verde con giochi per bambini, locali ristoro e tavoli.
sentiero 5
Da qui seguiamo le indicazioni per il sentiero numero 5, una facile e pianeggiante passeggiata con affaccio sulla Valnerina, la Conca Ternana e i borghi medievali. Il giardino museo è arricchito da enormi attrezzature industriali e da 11 pozzi artificiali di consolidamento.
sentiero 6
Il nostro percorso ad anello continua in discesa, sul sentiero numero 6.
Attraversiamo il rigoglioso bosco di lecci fino ad arrivare al grande parcheggio da dove siamo partiti.
sentiero 4
Ci aspetta l’ultima tappa della giornata, che consigliamo per ammirare la cascata da un prospettiva spettacolare. L’ingresso al sentiero 4 si trova vicino l’ingresso iniziale, dall’altro lato della strada statale valnerina, subito dopo il distributore.
Mostriamo il biglietto e scaliamo il sentiero Pennarossa. Dopo alcune centinaia di metri, sul Monte omonimo, seguiamo l’indicazione della prima terrazza dove possiamo ammirare frontalmente la meravigliosa Cascata delle Marmore.
Abbiamo continuato poi in direzione della seconda terrazza, posta più in alto. Mentre saliamo il sole sta calando, ed anche il flusso d’acqua lentamente diminuisce a causa della chiusura programmata delle paratie.
Un po’ a malincuore siamo giunti al termine della nostra visita, ma ci siamo promessi di tornare in zona per intraprendere altre scoperte nella meravigliosa Valnerina!
Sentieri Cascata delle Marmore
I sentieri all’interno del parco delle Cascate delle Marmore sono 6:
- Antico Passaggio. Un percorso impegnativo che collega in quaranta minuti il belvedere inferiore e quello superiore
- Anello della Ninfa. Ripercorre il corso fluviale a stretto contatto con la Cascata e la vegetazione circostante. Adatto ai bambini.
- L’incontro delle acque. Un sentiero attrezzato con passerelle di legno molto adatto ai bambini tra i canyon scavati nella roccia dal fiume.
- La Maestosità. Il tracciato “Pennarossa” conduce a due punti panoramici frontali la Cascata delle Marmore.
- La rupe e l’uomo. Dal belvedere superiore si prosegue lungo il perimetro della montagna. La facile passeggiata conduce al giardino-museo dove si possono ammirare turbine, attrezzature industriali e pozzi di consolidamento.
- I lecci sapienti. Il sentiero tra il bosco di lecci può essere intrapreso sia nella zona inferiore o dal belvedere Specola.
mappa sentieri Cascata delle Marmore
Balcone degli Innamorati
Non perdete il Balcone degli Innamorati con conseguente doccia!
Per motivi di sicurezza e di tutela dell’integrità dell’ambiente, l’accesso al Balcone degli innamorati è possibile solo a numero chiuso e con visita guidata.
abbigliamento adatto Cascata delle Marmore
Consigliamo a seconda delle stagioni un abbigliamento comodo ma soprattutto di indossare sempre gli scarponi da trekking, a causa di alcuni passaggi scivolosi, irti ed irregolari.
impermeabile
Se vi state chiedendo se ci si bagna, la risposta è sì. Soprattutto nel sentiero che costeggia l’arrivo della cascata, e nel balcone degli innamorati. Se è estate nessun problema, ma se la giornata non è caldissima, vi consigliamo un impermeabile, o un k-way. Li vendono anche in biglietteria!
Cosa non perdere vicino alle Cascate delle Marmore?
Lago di Piediluco
Lago di Piediluco, un meraviglioso bacino sinuoso incastonato dalla vegetazione dove si affaccia il piccolo borgo di pescatori e la stupenda chiesa di San Francesco del 1300.
C.E.A.
Il C.E.A. centro di educazione ambientale si occupa della didattica e della divulgazione in materia di botanica e geologia incrementando con attività ricreative e ludiche.
borgo di Papino
Papino, il grazioso borgo medievale è arroccato su una collina e anticamente la sua posizione dominante sulla valnerina e Rieti era strategica. Attualmente l’abitato è circondato da vegetazione, edifici industriali e i resti dei ruderi dell’antica fortificazione.
Umbria Studios
Umbria Studios, grandi stabilimenti utilizzati come set cinematografici negli anni 90 dal regista e attore Roberto Benigni per produrre alcuni suoi film come “La vita è bella”, “Pinocchio”, “La tigre e la neve”.
attività sportive in zona
Nel Parco Fluviale del Nera e alle Cascate delle Marmore sono possibili attività sportive alternative al trekking. La speleologia nelle grotte naturali e nel sottosuolo; il torrentismo tra i canyon e le forre dei corsi d’acqua; il rafting con il gommone, hydrospeed e tanto altro.
GreenWay
La Greenway del fiume Nera è un percorso cicloturistico nella ex Comunità Montana Valnerina e nelle aree Natura 2000. L’itinerario di 180 Km si snoda lungo il corso del Nera, i suoi emissari e negli antichi borghi medievali. La Greenway del Nera suddivisa in 16 tappe di lunghezza diversa può essere percorsa in entrambe le direzioni. Ottima la segnaletica con cartelli direzionali caratterizzati dal logo, il numero della tratta, il grado di difficoltà e la località di destinazione.
Curiosità sulle Cascate delle Marmore?
centrale idroelettrica Galleto
L’abbondante flusso e potenza delle acque del fiume Nera e del Velino, alle falde del Monte Sant’Angelo, viene sfruttata dal 1929 dalla Centrale Idroelettrica di Galleto. L’impianto costruito dall’architetto Cesare Bazzani è il più potente dell’Appennino e uno dei primi cinque d’Italia. Nel 1934 la forza dell’intero sistema fluviale era di 256.500 KW con una produzione di oltre un miliardo di Kwh annui.
Nel sessanta viene ampliata e nazionalizzata dall’Enel. Un gioiello di storia, archeologia industriale e di forza dell’acqua che si trasforma in energia. Attualmente attiva.
perché si chiama Marmore?
Le Cascate delle Marmore e il piccolo borgo omonimo devono il loro nome alla presenza di sali di carbonato di calcio sulle rocce della montagna, simili a marmo bianco.
Plenaristi: La Valle Incantata
Molti artisti tra il ‘700 e l’800 definiti “Plenaristi”, cioè pittori en plen air, rimasero colpiti dai suggestivi panorami delle Cascate delle Marmore, Piediluco, Papigno e Narni. “La Valle Incantata” è un museo diffuso, un itinerario di 20 Km che ripercorre i luoghi dove i pittori hanno impresso-dipinto il paesaggio reale sulle loro tele.
Nelle sale della biglietteria del Belvedere inferiore della Cascata delle Marmore, si possono visionare riproduzioni fotografiche dei dipinti, documenti e filmati inerenti ai pittori plenaristi.
area naturale protetta
Le Cascate delle Marmore hanno ottenuto il riconoscimento come area naturale protetta della Rete Ecologica Europea Natura 2000, cioè una zona gestita privatamente che garantisce e sostiene il fragile equilibrio secolare tra natura e uomo. Tale gestione sostenibile protegge, valorizza e promuove il territorio floro faunistico, le attività economiche e rurali. La biodiversità delle Marmore garantisce un habitat ideale a specie volatili come: il Merlo acquaiolo, la Ballerina bianca e gialla, il Martin pescatore, la Rondine montana, il Passero solitario, l’Usignolo,la Gallinella d’acqua e il Germano reale.
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